venerdì 21 novembre 2014

Maze runner, il labirinto - James Dashner

Buooooongiorno Visitatore :)
Eccomi tornata con una nuova recensione; si è parlato tanto di questo libro negli ultimi tempi ( anche per l'uscita della trasposizione cinematografica ) ed io ero davvero, davvero, davvero curiosa di "esaminarlo" in prima persona.
Vorrei ringraziare Salvia e Menta del blog "Scribacchiando in soffitta" che hanno messo in palio questo romanzo in un giveaway e che, prima di inviarmi la copia, mi hanno perfino fatto piccola dedica sulla prima pagina.
Ancora grazie mille :D

Maze runner


Titolo: Maze runner - il labirinto
Autore: James Dashner
Editore: Fanucci
Pagine: 408 p.
Prezzo: 14,90 €

Trama:
Quando Thomas si risveglia, le porte dell'ascensore in cui si trova si aprono su un mondo che non conosce. Non ricorda come ci sia arrivato, né alcun particolare del suo passato, a eccezione del proprio nome di battesimo. Con lui ci sono altri ragazzi, tutti nelle sue stesse condizioni, che gli danno il benvenuto nella Radura, un ampio spazio limitato da invalicabili mura di pietra, che non lasciano filtrare neanche la luce del sole. L'unica certezza dei ragazzi è che ogni mattina le porte di pietra del gigantesco Labirinto che li circonda vengono aperte, per poi richiudersi di notte. Ben presto il gruppo elabora l'organizzazione di una società disciplinata dai Custodi, nella quale si svolgono riunioni dei Consigli e vigono rigorose regole per mantenere l'ordine. Ogni trenta giorni qualcuno si aggiunge a loro dopo essersi risvegliato nell'ascensore. Il mistero si infittisce quando - senza che nessuno se lo aspettasse - arriva una ragazza. È la prima donna a fare la propria comparsa in quel mondo, ed è il messaggio che porta con sé a stupire, più della sua stessa presenza. Un messaggio che non lascia alternative. Ma in assenza di qualsiasi altra via di fuga, il Labirinto sembra essere l'unica speranza del gruppo... o forse potrebbe rivelarsi una trappola da cui è impossibile uscire.
Recensione:
La trama di questo libro mi ha colpita sin dalla prima volta che l'ho letta.

I labirinti hanno una componente misteriosa e ansiogena che mi incuriosisce e, non avendo mai letto niente che avesse una storia anche lontanamente simile a quella di “maze runner”, non ci ho messo molto a decidere che un giorno lo avrei comprato. Quando poi, partecipando ad un giveaway, ho avuto la fortuna di vincerlo, ho pensato che fosse un segno del destino.
Il fato mi stava dicendo che avrei amato alla follia questo romanzo...
Ebbene, mio caro V., non è andata esattamente così.
Fin dalle prime pagine ho capito che lo stile di scrittura dell'autore non mi piace. Le frasi non sono armoniose tra loro, non si accordano in modo naturale; io amo quando sono talmente tanto immersa nella storia che, ad un certo punto, dimentico di avere in mano il libro, di essere in casa mia, mi dimentico momentaneamente perfino come mi chiamo.... e qui non succede.
La scrittura ha un che di meccanico che non riesce a trasmetterti le sensazioni che, si suppone dovresti provare, e, sebbene la trama potrebbe risultare interessante, non essendo strutturata e sviluppata bene, non riesce a coinvolgerti completamente.

La narrazione comincia quando Thomas, il protagonista, arriva in una radura popolata solo da ragazzi che hanno più o meno la sua età, tramite una sorta di ascensore.
La prima cosa che nota, tra tutto, è lo strano dialetto che i radunari utilizzano. Pronunciano spesso parole come “pive” “fagio” e “caspio”, che lui non ha mai sentito prima di allora.

L'invenzione di questi nuovi termini da parte dell'autore mi è piaciuta molto, anche se, alla lunga, il modo che i protagonisti hanno di parlare ( abbastanza rozzo ) mi è parso come forzato, esagerato e senza uno scopo.

All'inizio le mille domande che Thomas pone, ai ragazzi con cui viene in contatto, sembrano non avere risposta, ma piano piano arriva a capire come funzionano le cose in quel posto. La prima lezione che impara, quella più importante, è che non si può uscire da lì. Oltre alle alte mura che circondano il luogo, infatti, vi è un labirinto abitato da spaventose creature che hanno l'abitudine di uccidere chiunque si trovi sul loro cammino.
Ci sono delle persone addestrate che hanno il compito esplorarne ogni singolo settore tutti i giorni, i Velocisti. Il loro obbiettivo è quello di trovare una via d'uscita ma come è possibile, quando i muri si spostano? Quando non puoi rimanere in quei lunghi e intricati corridoi per più di qualche ora, dato che le poche persone che hanno passato la notte fuori dalla radura sono morte in modi orribili? È possibile? O le la loro speranza e la loro tenacia si riveleranno solo uno spreco di vite e di tempo?



Questo sono poche delle mille domande che ossessionano il protagonista, dalla prima pagina fino agli ultimi capitoli.

E come se non bastasse essere scaraventato in una realtà disorientante e spaventosa come questa, dall'arrivo di Thomas, cominceranno ad accadere molte cose strane che contribuiranno a creargli dei nemici, persone diffidenti che lo incolpano di quei cambiamenti.

Continuare la serie o non continuarla? Questo è il dilemma.
Forse più avanti darò un'altra possibilità a questa storia ma ora come ora, con tutti i libri che mi attendono in libreria e data la delusione che il primo libro mi ha provocato, penso che mi dedicherò ad altre letture di.

Voto:





E tu V.? La pensi come me? Oppure a te è piaciuto?

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